La stanchezza di una madre può capirla solo un’altra madre. É una stanchezza di corpo di testa e di cuore, che non é minimamente paragonabile a nessun altro tipo di stanchezza. Perché il corpo ad un certo punto trova riposo, anche se spesso nelle ore più tarde possibile. E anche la testa ad un certo punto riposa, vinta dal sonno. Ma il cuore, quello no. Non riposa mai. Batte per la mamma, per darle ancora respiri. E batte per il figlio, o i figli. Che siano uno tre o dieci. Batte sereno se sono felici. Batte più forte quando li vede tristi stanchi o ammalati. E spesso quel cuore é tanto stanco. Vorrebbe rallentare un attimo, ma non può. E allora arrivano baci, abbracci e parole sussurrate, impastate dal sonno che arriva. E quel cuore tira un sospiro. La madre si mette seduta, stiracchia le braccia, massaggia un po il collo. Ripensa a ciò che ha fatto per quei figli, ma ancor di più pensa a ciò che non ha potuto fare. Quella mamma stanca, ma tanto felice. Quella mamma che ogni giorno chiede a Dio la forza di non mollare mai. Si dice spesso quanto sia difficile crescere un figlio. Posso garantirvi che è molto più difficile crescere un genitore. Perché da solo devi re-imparare a vivere una vita che mai più sarà solo tua.