Eravamo in due…ad un certo punto…
Forse nemmeno lo cercavamo quell’amore che leva il respiro, quell’amore che leva battiti al cuore, che ti fa sudare le mani, ti fa correre appena il telefono squilla. Eppure è arrivato. E ha riempito la vita in un secondo. Come una brocca sotto una fontana, piena fin quando non trabocca, piena di un amore che fa male per quanto fa bene. E lo abbiamo vissuto quell’amore, rendendolo speciale e unico. Prezioso.
E quell’amore a un certo punto si è moltiplicato…9 mesi a sognare senza realmente immaginare come sarebbe andata. Abbiamo scelto tutine e calzini, guardato e sorriso davanti a schermi in bianco e nero con puntini di vita sfarfallanti. E quella vita creata, desiderata, ci ha trasformati per sempre.
Non più due, ma tre.
E quelle due anime, che tra milioni di anime si erano finalmente trovate, dove sono andate a finire? Hanno dovuto far spazio al più meraviglioso dei miracoli.
Hanno iniziato un nuovo cammino.
Una strada che spesso, troppo spesso, li fa allontanare. Per quel voler dar tutto a quella nuova vita. È giusto direte voi. Non del tutto vi rispondo io.
Perché quelle due anime c’erano sin dall’inizio.
Danno la vita per quel pezzo di cuore.
Ma ditelo che voi c’eravate.
Raccontate ai vostri figli di quando vi siete trovati, di quanto amore avete dato l’una all’altro.
Raccontate ai vostri figli di quanto sia stato bello e lungo e dolce il vostro primo bacio.
Del primo film visto assieme.
Delle notti passate a dormire abbracciati.
Dite loro che mamma e papà c’erano anche prima.
Portate in alto quell’amore, raccontatelo e ricordatevelo anche voi.
Eravate in due. E tornerete un domani ad essere di nuovo in due.
Quando quel figlio andrà via, per la sua strada, voi ci sarete ancora.
E quell’amore sarà ancora li. Avrà nutrito le vostre anime, e avrà insegnato a quel figlio che l’amore non vuol dire annullarsi. L’amore deve poter vivere in ogni sua forma. E un amore esclusivo, che ne annulla un altro, non è vero amore.

ERAVAMO IN DUE
