Certe volte ad alleggerire il cuore basterebbe solo un po di solitudine.
Potersi fermare un secondo, mettersi seduti, e sentire solo il battito del proprio cuore, il proprio respiro. Senza nessuno che ti chiama, nessuno che ti chiede, che pretende da te che tu sia sempre pronta. Pronta ad aiutare, a giocare, a consigliare, a dar conforto.
Sola.
Come quando a 6 anni giocavi per terra in cameretta, e il mondo attorno era fermo.
Come quando a 20 aspettavi l’autobus sotto la pioggia battente di una città così irrequieta, ma anche così maledettamente bella.
Sola.
Sotto la doccia calda.
Sotto un piumone troppo pesante.
Sotto il sole cocente.
Sola. Per un attimo soltanto.

SOLITUDINE
