PazzamenteMamma

DA PICCOLA

Quando ero piccola, se qualcuno mi faceva un torto, sentivo spesso dirmi “ma lascia perdere. Non vale la pena arrabbiarsi…lasciali dire”. Tutte frasi dette in buona fede. E se ci pensiamo bene, lasciar correre spesso può aiutare a vivere meglio.
Crescendo quindi, ho spesso abbracciato la filosofia del “lascia perdere”. E devo dire che ha sempre funzionato abbastanza bene. Forse perché per carattere difficilmente porto rancore…riesco a mandar giù, solitamente, bocconi molto amari e a guardar oltre.
Ma ad un certo punto, sono cambiata.
Ed è successo esattamente il giorno in cui sono diventata madre per la prima volta.
Dentro di me è scattato qualcosa che mi ha cambiata nel profondo.
La pazienza è andata a farsi benedire…provate a pestare i piedi a una che ha partorito da poche settimane, e che ha ormoni grossi come case…se uscite vivi per raccontarlo fatemi sapere.
E mentre il tempo passava, e il post partum scemava, restava però dentro me quella chiara e ben delineata certezza che no, non mi sarei mai più fatta mettere i piedi in testa da nessuno.
Come tutte le madri, ho dovuto negli anni sopportare giudizi non richiesti, detti magari in buona fede. E non è semplice crescere dei figli se accanto ti trovi spesso qualcuno che mette in dubbio il tuo operato. Perché se io ho bisogno, chiedo, leggo, mi informo. Ma se io sto lì, buona, che mi faccio i cavoli miei, tu, essere umano qualsiasi che entri in contatto con me, fattigliaffarituoipunto. Basta.
E sono cambiata. Non ce l’ho più fatta a mandar giù e ingoiare. E non solo per situazioni riguardanti i figli, ma per tutto. Perché io per carattere non mi permetto di entrare nel merito della vita altrui. Posso dirmi tra me e me “osantodio ma che cazzarola sta a fa quello/a”. E sono sempre disponibile se mi si chiede un consiglio. Ma di mio…sono molto per “vivi e lascia vivere”.
E invece mi ritrovo costantemente attorniata di gente che vuole darmi lezioni di vita. Che pensa di sapere meglio di me come devo gestire figli casa lavoro ecc. Che si erge a portatrice del sapere assoluto.
E ve lo posso dire?
Avete così rotto i coglioni. Vivete la vostra vita, invece di devastare quella degli altri. Fate sempre un passo indietro prima di intromettervi, di sputare sentenze e giudizi, soprattutto se state parlando con persone che non conoscete, o di cose di cui non avete la minima cognizione.
Sappiate, con umiltà, farvi una bella padellata di cavoli vostri.
E questo non significa tagliarsi fuori dalla vita sociale. Anzi. È proprio il contrario. Accettare di non poter metter bocca su tutto, saper ammettere i propri limiti, sapersi fermare prima di andare troppo oltre, credo sia fondamentale per una convivenza pacifica.
Imparate piuttosto a sfoderare una bella dose di empatia.
Imparate a mettervi nei panni del prossimo, provando per un attimo a lasciar andare il vostro egocentrismo e a vedere le cose con gli occhi, il cuore e la testa dell’altro.
Vedrete che all’improvviso scoprirete che un altro modo è sempre possibile.
E se proprio non riuscite beh…da parte mia aspettatevi un sonoro vaffanculo. Con l’elastico.

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