Spesso, da chi è stato genitore prima di noi, sentiamo dire “no no…i miei figli erano angeli…è stato molto semplice…non ricordo questa gran stanchezza”.
E parlo soprattutto di quei genitori che adesso sono nonni.
Mi sono spesso avvelenata per queste frasi…perché in un modo o nell’altro mi facevano sentire sbagliata. Una mamma incapace.
Poi ci ho ragionato, perché ci deve essere una ragione se molti genitori di 30/40 anni fa non ricordano questa gran fatica nel tirar su i figli.
E mi sono fatta una mia idea.
I bambini di allora, di quando io ero bambina, non sono minimamente paragonabili a quelli di oggi.
E voi mi direte…seee lallero! Hai scoperto l’acqua calda…e io vi rispondo ok, tempi diversi, persone diverse. Non voglio nemmeno soffermarmi sul regime di terrore che vigeva in molte case.. con ciabatte volanti e cinte appese alle sedie.
Io voglio proprio soffermarmi su COME eravamo noi bambini. Noi che adesso abbiamo 40 anni.
Ditemi…onestamente…ma quanto eravamo babbei? Ma proprio rimba…
Crescevamo in mezzo al più totale NULLA.
Io poi, in un paese dove davvero…passeggiavi la mattina per essere libero il pomeriggio.
Vogliamo parlare degli stimoli?
Zero.
Questi adesso stanno in pancia e già so bombati de tutto.
Noi in pancia…manco un’ecografia per capì se respiravamo. Poi nascevamo…e via in carrozzina al buio per i primi 6 mesi.
La prima parola era mamma. Questi la prima parola che dicono è “ma ce sta qui il wi-fi?”
Eravamo diversi. Troppo diversi.
Facile dire che non davamo problemi.
Noi eravamo SEMPLICI. Questa è la verità.
Avevamo i giocattoli e se volevi divertirti li dovevi usare. Da solo. Perché mamma e papà erano i grandi. E quindi facevano i grandi.
Adesso hanno i giochi, ma possono renderli interattivi. Possono filmarli. Fotografarli. E sin da piccoli, noi gli mettiamo davanti delle robe stratosferiche, piene di luci suoni colori. Questi giocano con l’ecstasy!! E poi dici che so agitati!! Ma te credo! Noi c’avevamo la casetta con le apine imbecilli che giravano a vuoto, emblema della stupidità umana. Questi c’hanno i proiettori! A 3 giorni di vita s’addormantano con unicorni led sparati sul soffitto! Ma te credo che poi stanno a dumila!
Io avevo la bambola che cantava “la bella lavanderina!!!”. Mia figlia aveva “baby Eva”, la bambola interattiva sfracellacoglioni che a seconda di come respiravi te psicoanalizzava!!
Noi eravamo semplici. E nella nostra semplicità, eravamo felici e a mio avviso molto più gestibili.
E adesso? Siamo ancora semplici, noi 40enni o giù di lì. Ma in casa abbiamo dei bambini che…abbiate pazienza, ce se magnano!! Stanno troppo avanti! Sono immersi in un modo di iperstimolazioni costanti. Sono multitasking. Conoscono, sanno molte più cose di noi, e spesso sono più bravi di noi. E questa cosa…spesso…li manda in un delirio di onnipotenza.
Non sono semplici. Per nulla. E noi a gran fatica cerchiamo di crescerli senza tarpargli le ali, ma facendo attenzione che non si buttino di sotto dal nido prima di aver realmente imparato a volare.
Il nostro compito è duro…davvero duro…Perché il ricordo della nostra semplice infanzia spesso ci rende malinconici, vedendo loro che turbinano veloci in mezzo al loro infinito tutto, senza magari far nulla.
E ripensiamo a noi che con nulla, facevamo tutto.
Ma sono figli di un tempo nuovo i nostri figli. E sono la nostra Grande Speranza.
Hanno tanto da dare e da insegnare. E noi tanto da imparare.
Cresceremo assieme nel bene e nel male.
Cercheremo di insegnargli e far vivere loro quelle piccole cose che da bambini ci rendevano felici…e impareremo da loro la meraviglia di occhi che possono vedere il mondo stando a casa davanti a un pc.
Proveremo a farli annoiare e loro ci faranno correre da un gioco all’altro senza sosta.
E assieme troveremo, spero un equilibrio.