Ora.
Sicuramente i bambini di oggi giocano meno all’aperto rispetto, ad esempio, alla mia generazione.
Sicuramente anni oooooorsono tutta sta tecnologia non c’era, e mangiavamo sabbia fissando il mare.
Sicuramente nelle scuole ti portavano fuori a giocare anche se non era la giornata perfetta, perché tanto sticazzi.
E sicuramente noi genitori di oggi viviamo con un’ansia da “esterno” notevole.
Però io dico una cosa.
Ce sarà na via de mezzo tra tenerli in casa h24 per 365 gg l’anno e mandarli a rotolare nel fango?
Mo io tutte ste mamme che pubblicano post su “l’importanza di far giocare i bambini in mezzo al pantano” le vorrei vede’ all’atto pratico.
E per atto pratico intendo:
13 dicembre
Bora
2 gradi alle ore 14
Pioggia incessante da 16 ore.
“Giovannino dai su vai a mettere impermeabile, stivali, sciarpa e cappello. Pijate ‘na tachipirina preventiva che mamma ti porta a rotolare nel fango. Dai su sbrigati che poi sennò non facciamo in tempo a fare l’aerosol che si fa tardi. E mi raccomando…mentre rotoli…non ti bagnare che santoiddioseteriammalitemettoincollegio!!! Dai andiamo Giovannino su! A rotolare come Peppa”.
Ve la immaginate la scena?
Ma tipo andare al parco come tutte le creature normali no?
In Svezia dice che il riposino ai bimbi glielo fanno fare fuori in giardino…Però col piumone.
Te se fregano tu fijo…Però almeno ha respirato aria buona.
Io dico solo una cosa.
Buonsenso.
Che mo pare che se non fanno pure lezione fuori appesi agli alberi come scimmie, succhiando bacche di goji, vengono su strani.
Io studiavo in classe.
E facevo merenda guardando Heidi e mangiando pane e salame.
E son qui.
Buonsenso.