Ok.
È assodato che fa caldo da morire.
Se crepa.
Se more!
Però io ricordo quando faceva caldo e non avevo bambini.
E non era così insopportabile…
Perché quando arrivava quel caldo terribile, e io non avevo figli, facevo una cosa bellissima: entravo in modalità risparmio energetico.
Battito cardiaco minimo indispensabile.
Forno spento da maggio a ottobre.
Tapparelle abbassate h24.
Cibi freddi.
Addivanata non appena era possibile.
E così facendo, superavo l’estate.
Adesso invece, ci sono i mini me!
“Maaaaaammaaaaaa usciamo in giardino!!?”
Ragazzi…fa 35 gradi…
“Eddai maaaaamma!!!”
E io ce li porto….
Il microclima ricorda un po il rettilario dello zoo…appena esco fuori gli occhiali si appannano, barcollo, sento che non ce la posso fare…
E invece loro, energici come pile appena scartate, corrono su monopattino e bici.
Io resto mezza dentro e mezza fuori…
“Bambini mamma vi guarda da dentro!”…e mentre lo dico abbraccio il ventilatore…
“No dai mammaaaaa! Devi restare con noi!”
“Ragazzi ma io ho caldo! C’ho un’età…”
“Eddai mammaaaaaa da soli abbiamo paura!”
E quindi provo a resistere…
Cerco un pezzetto d’ombra, e boccheggio mentre i miei figli sembrano completamente atermici. Intanto le zanzare tigre banchettano sui miei polpacci…possiate essere maledette!
E dopo un tempo indefinito, loro urlano:
“Abbiamo fameeeee! Ci dai la merenda?”
(Evviva! Si torna dentro!)
“Si si, andiamo in casa, vi do la frutta bella fresca!”
“No vogliamo mangiare fuori!”
(Mi sento mancare…)
“Bimbi su…dentro si sta meglio…”
“No! Mangiamo in veranda!”
“Ma vi prego…io mi sto sciogliendo!”
“No! Merenda fuori!”
“Oh e va bene!! Vi porto la frutta! Aspettate qui!”
No mamma che frutta! Pane e nutella!!
!Pane e nutella??? Ma siete matti! Si crepa di caldo! Pane e nutella si mangia con massimo 23 gradi e mezzo! Al di sopra è da suicidio! È…è…pesante! Calda!”
“Allora facci i biscotti!!
“Si dai mamma biscotti!!””
“Voi siete matti! Io il forno non lo accendo!”
“Eddaiiiii! I tuoi super biscotti stra buoni!!”
Sguardo languido, mi abbracciano appiccicosi come lumache, e io mi sciolgo…ulteriormente…e accendo il forno…
“Ah mamma…ricordati che per pranzo ci hai promesso la polenta.”
Addio…