PazzamenteMamma

Si torna a scuola

È ricominciata la scuola.
Bello…
I genitori tirano un respiro e i bimbi riprendono la routine.
Bello.Tutto bello.
Ma assieme alla scuola, ovviamente, ricomincia il calvario di portarli e riprenderli.
E se la mattina tutto scorre abbastanza velocemente e indolore perché noi genitori li lanciamo letteralmente e scappiamo via…all’uscita la storia è un’altra.
Si entra alla spicciolata al mattino, ma si esce in 9780 contemporaneamente.
Una ressa di genitori sudati e spesso allergici a deodoranti e simili si accalca davanti al cancello…che io dico no…ma c’hai paura che non te lo ridanno? Stai calmo e sereno da na parte che mo arriva.
Esce la 3 A e davanti al cancello se mettono i genitori della 2 B. E se tu provi a dire “guardi scusi devo prendere mio figlio…” te rispondono “stamo tutti qua pe lo stesso motivo”…
“Si ok ma mio figlio sta lì…lo prendo così poi mi sposto”.
E ti guardano torvo “che je devo dì passi…passi”.
Cioè non è che me stai a fa un favore eh…stronza…
Poi c’è il nonno. Immancabile. Che tu lo vedi con lo sguardo perso nel vuoto, che fissa i bambini che passano chiedendosi “ma mi nipote è maschio o femmina?”.
E ovviamente cerca aiuto…
“Senta scusi io devo prende mi nipote…ma non so in che classe sta…”
“Come si chiama la maestra?”
“Luisa! Ah no…Marisa…no forse era Laura!”
Si però cazzarola un po meno Alzheimer!
“Guardi facciamo così…mi descriva la maestra…”
“È femmina! Capelli fino qui…tipo nero castano sul rosso”
“Ah beh facile da trovare…senta facciamo prima se mi dice come si chiama suo nipote”
“Quale nipote?”
😑😑😑
“Quello che è venuto a prendere….”
“Se chiama Mario…ma me sa che la scuola è n’artra…”
Ma vaffff!!!!!
E nella ressa provi a farti spazio…e arriva lei…la rappresentante di classe…e tu avevi scordato che devi darle i soldi…
In realtà li avresti pure…ma il solo pensiero di metterti a cercare nella borsa 4,77 euro spiccie ti fa venire le palpitazioni.
Quindi glissi.
“Guarda ho solo un pezzo da 100”
Sborona…
“Ok da 50”.
E finalmente arrivi davanti alla classe…la maestra ti guarda con disgusto, sei in ritardo di 2 minuti e mezzo…
Acchiappi tua figlia, e lei nella calca di gente zaini e stramaledetti chihuahua, ti deve assolutamente parlare.
“Spetta amore che non ti sento”
“Mamma devo dirti una cosa”
“Amore usciamo da sto casino di gente e mi dici tutto”
“Mamma te la devo dire subito!!!”
“Oddiogesumiointerra DIMMI!!!”
“Devo tornare indietro…ho lasciato il diario in classe…”
“No dai…è uno scherzo…dai lo prendi domani…”
“No. Ci vado adesso. Tu aspetta qui…ah senti, per domani dobbiamo portare dei sassi a forma di dinosauro e dei legnetti di betulla norvegese per il lavoretto della festa del papà”
Uccidetemi.

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