Noi mamme, donne, e molto più…

Noi mamme siamo nate prima di tutto donne.
Siamo state bambine, adolescenti, ragazze…e ora siamo madri.
Ho imparato sulla mia pelle che un figlio ti cambia.
Tira fuori il meglio e a volte il peggio.
Ti cambia il corpo e stravolge il cuore.
Guardarsi allo specchio provando a non scordare ciò che eravamo prima, non è semplice, e non interessa a tutte.
Ma io credo che tenere un pezzetto di noi sia possibile, e sia lecito, sano, importante.
Si può essere una buona madre anche continuando a pensare a se stesse.
Che non significa, badate bene, sacrificare i figli.
Loro stanno in cima alla lista delle nostre vite, vengono prima di ogni respiro.
Ma significa pretendere di esistere come persona, come qualcuno che ha esigenze, emozioni, necessità.
Come qualcuno che può non aver voglia un giorno di giocare, o di parlare.
Ma che allarga le braccia e accoglie in silenzio.
Cerchiamo di non pretendere troppo da noi stesse, e lo dico soprattutto a quelle mamme che arrivano a sera distrutte dopo una giornata passata a lavorare.
Se vi sdraiate sul letto a vedere i cartoni cuore a cuore, va bene lo stesso.
Se buttate in forno una pizza surgelata va bene lo stesso.
Va bene.
Fa bene.
I nostri figli non ricorderanno i cibi succulenti, la casa pulita e i panni stirati.
Ricorderanno noi.
Facciamo in modo che serbino nel cuore l’immagine di una mamma felice.
Una mamma che li ama e ama se stessa.
Una mamma che li ascolta, e si lascia ascoltare, e cancella dal cuore quel senso di colpa invadente. Accogliendo se stessa come degna di esistere.