PazzamenteMamma

Perché Donare il Cordone Ombelicale: World Cord Blood Day

Oggi, 15 novembre, si celebra la GIORNATA MONDIALE DEL CORDONE OMBELICALE (WORLD CORD BLOOD DAY) e sono felice di avere l’opportunità di poter divulgare questo messaggio alle tante mamme e papà che mi seguono. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire assieme come funziona la donazione del cordone ombelicale e quanto sia importante.  

Noi mamme lo sappiamo, non appena scopriamo di aspettare un bimbo facciamo tutto il possibile affinché la gravidanza proceda nel migliore dei modi.

Assumiamo vitamine e integratori, facciamo analisi del sangue, ecografie e controlli medici mirati a far star bene noi e il nostro piccolo. E grazie ai progressi fatti in campo medico e scientifico, fortunatamente al giorno d’oggi molte patologie possono essere prevenute e curate, addirittura alcune con interventi effettuati quando il bimbo è ancora nel ventre materno.

Tutelare e proteggere il proprio piccolo, credo sia il primo pensiero di ogni mamma. Bene, pensate allora quanto sarebbe bello poter compiere un gesto d’amore ancora più grande, un gesto che potrebbe un domani proteggere nostro figlio o altri bimbi ammalati. Perché donando il cordone ombelicale dopo il parto, fondamentalmente facciamo questo: doniamo una speranza di vita, di guarigione da malattie spesso invalidanti e mortali. Doniamo l’opportunità di rinascere e di farcela a creature che purtroppo sono state messe a dura prova da un destino crudele.

La donazione del cordone è assolutamente non invasiva e dal cordone si puo’ conservare il sangue cordonale e le cellule staminali in esso contenute.

Dal cordone ombelicale possiamo estrarre due tipi di Cellule: EMOPOIETICHE e MESENCHIMALI 

Cellule Staminali EMOPOIETICHE del Sangue Cordonale

Il sangue cordonale è ricco di cellule staminali emopoietiche che sono in grado di dare origine a globuli rossi, bianchi e piastrine. Le cellule staminali emopoietiche cordonali vengono utilizzate quotidianamente per trattare le malattie del sangue e del sistema immunitario come: linfomi, leucemie, aplasie midollari, talassemie, immunodeficienze ed alcuni difetti metabolici.

Cellule staminali MESENCHIMALI del tessuto cordonale

Il cordone ombelicale è costituito da una sostanza gelatinosa detta “gelatina di Wharton”. La gelatina contiene una componente di cellule staminali mesenchimali. Una cellula staminale mesenchimale è un tipo di cellula staminale adulta, immatura e indifferenziata. Le cellule staminali mesenchimali hanno un ruolo rigenerativo dei tessuti, si dividono ciclicamente, e le cellule neoformate si sostituiscono a quelle cellule che presentano segni di invecchiamento o alle cellule danneggiate. L’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali adulte rappresenta oggi uno dei settori della medicina di maggior interesse, cosi detta medicina rigenerativa. La medicina rigenerativa si propone di sviluppare terapie innovative ed avanzate mirate alla ricostruzione dei tessuti e di organi danneggiati da malattie, traumi o dal “semplice” invecchiamento dell’organismo. La medicina rigenerativa utilizza cellule staminali e metodi di ingegneria tissutale nella riparazione dei tessuti offrendo nuove possibilità di trattamenti al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti. Le possibili applicazioni di cellule staminali mesenchimali riguardano: malattie autoimmuni come sclerosi multipla, ricostruzione delle cellule del cuore dopo l’infarto, ricostruzione delle cartilagini e delle giunture, applicazioni nelle lesioni di midollo spinale, l’artrite.

Dopo la nascita di un neonato, il sangue cordonale permane nel cordone ombelicale e nella placenta. Esso può essere prelevato con relativa facilità e senza rischi per la madre ed il bambino. La raccolta del sangue dal cordone ombelicale viene eseguita dall’ostetrica che assiste il parto  in assenza di complicanze o emergenze. E’ possibile effettuare la raccolta in tutti i tipi di parto: Naturale, Cesareo, Epidurale, Gemellare e anche in caso di induzione al parto.

Gli unici casi in cui non è possibile prelevare il sangue cordonale sono i seguenti:  gravidanza inferiore a 34 settimane, sofferenza fetale, presenza di malattie trasmissibili col sangue e rottura delle membrane da più di 12 ore.

La raccolta del sangue cordonale non presenta controindicazioni di ordine pratico, morale o etico .

Se pensiamo che grazie alle cellule staminali cordonali si possono trattare più di 80 patologie, e che i trapianti effettuabili con questo tipo di cellule sono applicabili per il 57% a pazienti adulti e per il 43% a casi pediatrici, possiamo facilmente capire quanto sia importante la conservazione di questo prezioso materiale.

Ma nonostante questo, forse per una mancata e dettagliata informazione, in Italia più del 95% dei cordoni vengono gettati come un rifiuto speciale, sprecando un prezioso materiale biologico dalle enormi potenzialità terapeutiche.

L’idea che mi sono fatta personalmente, è che manchi un’informazione puntuale e dettagliata nei confronti delle famiglie. Informazione che dovrebbe essere divulgata, a mio avviso, da tutte le figure mediche che ruotano attorno alla gravidanza. Ricordo che durante la mia prima gravidanza  le uniche informazioni che ricevemmo ci arrivarono, brevemente e sommariamente, durante uno degli incontri del corso pre-parto. Poche informazioni e molta chiusura rispetto all’argomento.

Fondamentalmente, per la conservazione del cordone ombelicale, in Italia ci sono due strade. La prima è la donazione alle banche pubbliche. Le banche pubbliche preservano i campioni di sangue cordonale donati gratuitamente a scopo solidaristico. I campioni donati e tipizzati vengono inseriti nel registro internazionale dei campioni disponibili e ogni centro trapianti può richiedere la verifica di compatibilità per un paziente. In Italia sono operative 19 banche pubbliche per la conservazione delle staminali del cordone ombelicale, alle quali sono collegati 303 punti nascita dove è possibile donare il sangue cordonale.

I numeri come potete vedere sono bassi, e sono la causa, credo, di quel 95% di cordoni che vengono gettati via come se non avessero valore alcuno. Basti pensare, ad esempio, che la maggior parte dei punti di raccolta delle banche pubbliche italiane non garantisce la possibilità di raccogliere i campioni durante la notte, il weekend e/ o giorni feriali. Ecco perché qualora ci sia la volontà, da parte delle famiglie, di donare il cordone, spesso troppe variabili remano contro la messa in pratica di una procedura che sarebbe in realtà semplice e assolutamente non rischiosa.

Se pensiamo a quanto sia invasiva la donazione del midollo osseo da paziente vivente, possiamo ben capire quale preziosa opportunità gettiamo letteralmente nel secchio impedendo la conservazione del cordone ombelicale. Ma qui si apre un discorso ampio che non sta a me eviscerare. La regolamentazione italiana in merito all’argomento non è purtroppo di mia competenza. Io mi limito a leggere i dati, e da mamma posso solo constatare che si potrebbe fare di più.

La seconda strada percorribile è la conservazione del cordone ombelicale affidandosi alle banche private. Questa procedura ha ovviamente dei costi, come qualsiasi altro servizio privato al quale ci affidiamo, ma posso dire, per esperienza diretta, che sono diventati molto più accessibili rispetto a 10 anni fa. In Italia non esistono biobanche private, i genitori quindi devono contattare una banca estera. A parto avvenuto, il kit per la raccolta del sangue cordonale viene spedito alla biobanca previa autorizzazione all’esportazione di cellule staminali ottenuta dalle Direzione Sanitaria e soggetta al pagamento di un ticket (l’ammontare varia da regione a regione,).

In questo caso, il costo della conservazione è a carico della famiglia, le cellule staminali rimangono ad uso esclusivo del proprietario e sono a sua immediata disposizione per un trapianto in qualsiasi momento. Sono venuta a conoscenza di FAMICORD recentemente. Il Gruppo FamiCord è una banca Privata attiva da quasi 15 anni nel settore della conservazione di cellule staminali del sangue e del tessuto cordonale. Custodisce più di 100.000 unità di sangue cordonale e diverse migliaia di altri tessuti provenienti da oltre 20 paesi. Inoltre nella sua Divisione Pubblica sono preservate oltre 2.500 unità di sangue cordonale destinate all’uso pubblico.

FamiCord è tra le prime 3 più importanti banche europee di cellule staminali cordonali e tra le prime 10 nel mondo. Finora ha contribuito a circa 200 trapianti con cellule staminali preservate nei propri laboratori.

Famicord è il gruppo con più esperienza nel settore. La sede della Banca si trova all’interno dell’Unione Europea ed è presente a livello internazionale con 7 laboratori di proprietà tutti certificati AABB (certificato per la qualità di estrazione e di conservazione cellulare riconosciuto in tutto il Mondo). Ha esperienza di oltre 1000 campioni di cellule staminali preparati nei laboratori del Gruppo per applicazioni cliniche standard e sperimentali ed è l’unica banca autorizzata alla preparazione e all’applicazione di medicinali cellulari per il trattamento di Autismo, Paralisi Cerebrale, SLA e Sclerosi Multipla.

Famicord è l’unica banca Privata associata all’EBMT(Associazione europea per Trapianti del Sangue e del Midollo Osseo) ed è in possesso dello Standard ATMP ( Advanced Therapy Medicinal Product) che permette la produzione dei preparati cellulari per le applicazioni cliniche standard e sperimentali.

La vision del Gruppo FamiCord è quella di rendere possibile la conservazione delle cellule staminali cordonali  al più grande numero di persone nelle diverse nazioni e offrirla con standard di qualità e di accreditamenti degli enti più prestigiosi.

Se opterete per la conservazione del cordone in forma privata, sento di consigliarvi vivamente di affidarvi a Famicord, per l’esperienza, la professionalità e la garanzia di una conservazione ad hoc.

Ad ogni buon fine, ciò che da mamma sento di dire, è che mettendo al mondo un figlio riceviamo il più grande dei doni che la vita possa farci. E tutte noi preghiamo affinché quel figlio adorato nasca sano e viva una vita in salute. Ma non sempre le cose vanno bene, e molti bimbi affrontano terribili malattie. Da molte di queste si può guarire o migliorare, anche grazie al trapianto di cellule staminali. Si possono trattare, spesso con successo, leucemie, linfomi, anemie, neuroblastomi  e molte altre orribili patologie.

Nessun bimbo merita di soffrire.

Nessun genitore dovrebbe vedere il proprio figlio morire.

La ricerca e la medicina hanno bisogno di noi, e conservare il cordone ombelicale è un dono che facciamo a chi è più sfortunato. A chi viene messo a dura prova dalla vita e merita una seconda possibilità. Donando il cordone possiamo potenzialmente aiutare sia bambini che adulti, in un gesto di solidarietà che non comporta rischi e che moltiplica la vita infinite volte.

 

 https://www.worldcordbloodday.org/

 http://www.famicord.it/

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *