Come coperte negli inverni più freddi.
Come aria fresca che soffia dal mare nelle giornate più torride.
Siate accoglienti.
Si ha un gran ridire sulla capacità di accogliere il diverso, il nuovo. Di aprire frontiere, case, e cuori.
E spesso ci si riesce, seppur a fatica. Facciamo battaglie, urliamo per le strade perché nessuno venga escluso.
E poi?
Poi non siamo in grado di rivolgere un sorriso, una parola, un abbraccio a chi abbiamo intorno a noi.
Ci chiudiamo a riccio nel nostro meraviglioso orticello, postiamo su facebook articoli, frasi ad effetto, inneggianti a libertà, amore, accettazione, mondi senza frontiere.
Quando nella realtà, non siamo nemmeno in grado di spalancare la porta di casa per accogliere chi vuole soltanto esservi amico.
La cosa triste sapete qual è? Che voi pensate di passare inosservati, voi pensate che le mancanze vengano attribuite a distrazione, a leggerezza.
No.
Le vostre mancanze sono evidenti come lo è la luce del sole all’alba. Sono evidenti come la luna più piena, e le persone si accorgono.
Della freddezza.
Di quei saluti dati a mezza bocca e senza nemmeno guardare negli occhi.
Della totale mancanza di interesse.
Già. Interesse. Perché in tanti, troppi, si degnano di voltare la testa solo se hanno qualcosa da guadagnarci.
Soldi, like a post, applausi, consenso.
Allora si che salutano, allora siamo tutti amici, siamo tutti uniti per un fine, un bene, un obiettivo comune.
Ma quando da offrire non si ha nulla, ovviamente l’interesse scema, fino a scomparire.
Per poi tornare di nuovo alla prima necessità, al primo bisogno.
Solo che ad un certo punto le persone accoglienti, quelle che si fermano a parlare col vecchio nella piazzetta vicino casa, quelle che non conoscono gelosia, altezzosità, superbia, le persone buone…e semplici, smettono di salutare. E piano piano si allontanano.
Restano con chi le accetta, e le accoglie.
Come coperte negli inverni più freddi.
Come aria fresca che soffia dal mare nelle giornate più torride.